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08/07/14

Vademecum per i viaggiatori (sopratutto stranieri!) di autobus a Roma

  • Vedete di avere un sacco di tempo quando dovete andare da una qualsiasi parte di Roma. Potrebbe esserci uno sciopero degli autobus senza che ve l'hanno detto. Non si può mica scrivere ed informare sui giornali per tenere dei poveri turisti informati in continuazione eh... Capite lo bene!
  • Controlla che l'autobus veramente si fermi dove ce scritto che si dovrebbe fermare e che invece la fermata che serve a voi non sia stata spostata da qualche altra parte dove voi vi perdete facilmente e lisciate l'incontro che avevate. Se lo fate e solo colpa vostra.
  • Dimenticate tutte le regole non pronunciate su chi arriva prima quando state li totalmente da soli alla fermata per poi scoprire quando l'auto finalmente arriva che siete in mille ad doverci salire. Dovete spingere. Il più grande sale per primo. Non tu solo perché tu eri li per primo.
  • Malgrado sia scritto in chiaro e tondo che si sale davanti e dietro e si scende dalle porte in mezzo al autobus ve ne dovete far finta di niente e salire dove ce spazio. Altrimenti sarete trascinati dal fiume di esseri umani che si spingono su tutti in mezzo per arrivare alle obliteratrici che sono posizionate, per qualche motivo oscuro, davanti e dietro...Avete visto che roba! E state attenti a non essere schiacciati nelle porte. Parlo direttamente dalla esperienza personale.
  • Quando siete sul autobus non dovete affatto andare verso le obliteratrici per nessun motivo al mondo. Ma REGGERVI BENE. Da qualche parte. Da qualsiasi parte. Questo è un dato di fatto. L'autista è un uomo o donna che non aspetta. Parte a razzo appena il semaforo glielo permette. E voi con lui/lei. Se siete pronti o meno. Se non mi credete potete chiedere mia madre. Penso che siano i voli che si ricorda meglio, voli sul auto si intende, le volte che mi è venuta a trovare.
  • Fate in modo di avere sempre una penna con voi. In borsa o nella tasca o dove volete. Capite presto il perché.
  • Sul autobus, quando avete una presa bella salda su qualsiasi cosa, potete iniziare a cercare obliteratrici. Come già detto stanno davanti o dietro. Questa e la regola. Poi sono finite le regole perché succede più spesso che mai che non timbrano affatto quando tu ci sei arrivato lanciandoti come una scimmia di qua e di la. Se scoprite che tutti e due le obliteratrici sono non funzionanti per amor di Dio non vi azzardate a chiedere l'autista sul da farsi. Nemmeno se parlate italiano o lui contro ogni aspettativa mastichi l'inglese come un londinese. No, lui o lei forse sta nel bel mezzo di una chiacchierata via cellulare con amici, parenti o innamorati e perciò non ha tempo con le vostre domande stupide. Lo sanno tutti che devi scrivere da solo sul biglietto; data e ora. Sì, i controllori fanno dei blitz ogni tanto...Non è mica affare del autista che tutti e due le obliteratrici sono scassate. State scherzando o cosa??? Vedete che è molto utile avere una penna.
  • Solo perché ce scritto che alcuni autobus, in particolare i filobus, hanno macchinette per comprare i biglietti a bordo non vuol dire che A; funzionino B; esistono per davvero su quel auto che avete preso voi. Non importa se l'avete letto da qualche parte sul giornale o forse su un app del cellulare. Se volete essere sicuri di non prendere le multe; portate il biglietto da casa.
  • Respirate più profondamente del profondo perché possono succedere cose come un autista che pensa che il collega davanti nella preferenziale del autobus è troppo lento, il fino turno è vicino e chi dorme non piglia pesci, allora si può sperimentare un sorpasso shakerato dovuto ai tanti spartitraffico inutili che spuntano fuori dalla strada. Sì, quando si deve arrivare si deve. Dovete solo sapere che lui/lei sa che cosa sta facendo. Fidatevi!
  • Per il resto se volete potete fare nel modo romano invece, andare senza biglietto. E molto più sportivo. Se ti pigliano ti pigliano. Fregatene di quelle chiacchiere sul fatto che il traffico collettivo ha bisogno di soldi per migliorare. Mica crederai a babbo natale, no? No, risparmiare i soldi propri. Questo è il modo romano di pensare. 

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