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05/06/14

Nuovi amici canini, umani e simili...

                                                           Godo, malgrado la tosse, di essere una padrona di cane.
Porto il mio protetto e esco.
Un giro serale alla quale il quasi adolescente, più che volentieri, ci accompagna.  
Il giro da furtiva al quale scappo dalla ripetizione del Barbiere di Siviglia nella sala ginnastica della scuola elementare ( il figlio piccolo mi ha dato via libera per sparire!) e vado a casa per prendere il piccoletto che è rimasto molto male quando è stato lasciato a casa da solo la mattina.
Poi andiamo dritto...o dritto forse è una parola grossa...e più un po di qua e un po di la...verso il parco.
Mia zia, che ha compiuto gli anni ieri, mi ha incoraggiata.
Lei sa tutto sul educazione dei cani e non pensa affatto che devo aspettare che il cucciolo sia un po più grande per lasciarlo libero al parco.
Prima impara a tornare a commando meglio è.
Ecco perché ci vado con la borsa piena di croccantini per cani, buon umore e la macchina fotografica.
                    
Si, ho fatto una foto veloce ai bambini mentre stavano cantando.


Wish quasi sparisce in tutto il verde con tutta la lingua fuori dalla bocca.



Poi sparisco io...
in un gruppo felice e variopinto che subito addotta il mio peluche, come lo nominano.
Io sparisco in storie di; un setter inglese che è finito nel immondizia perché nato con le zampe storte e
un vecchio maschio, morto da poco che non sopportava altri maschi.
Cani che hanno sofferto.
Tutto mi racconta la signora abbracciosa con i capelli corti corti e il marsupio pieno di croccantini per cani che distribuisce a destra e a manca.
Il mio cucciolo capisce subito dove deve andare.
Alterna il mangiare croccantini e spassarsela con altri due cani.
Un jack russel, cui padrona sembra aver avuto un ictus o qualcosa di simile, e una specie di levriero...credo...che sta al parco con un ragazzo molto giovane.
La mia sparizione dentro questo paradiso un po con i bordi neri fa si che mi scordo di fare le foto.
E cosi bello stare li seduta e vedere il lagotto che ha paura dei cuccioli e lancia sguardi schifati verso Wish.
Lei sta per conto suo. Viene solo quando è ora dei croccantini.
Penso che deve essere passata attraverso esperienze brutte.
La padrona racconta che al inizio non poteva tenerla libera perché appena si avvicinava un cucciolo se ne scappava via.
Gratitudine sento dove sto seduta nel erba al ombra al parco a questo ora libera di bambini.
Gratitudine di tutti i incontro che faccio.
Gratitudine del fatto che mio cane è aperto quanto me a questi incontri.

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