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16/05/10

Uscita con viaggio in ambulanza

Giovedì sera dovevamo divertirci, Io e la mia amica. L'idea era quella di ascoltare la figlia di un'amica della mia amica che canta in un locale nel centro, mangiando e bevendo birra.
Tutto è andato secondo i piani fino a una certa ora.
Arrivati salutiamo la ragazza che doveva cantare e ci danno un tavolo "VIP" attaccato al palcoscenico. Ordiniamo cibo e birra  e Io commento un'ambulanza che sta caricando qualcuno dall'altra parte della strada. Il tutto posso vedere live dalla finestra. Dico alla mia amica; "quando arriva l'ambulanza nel nostro quartiere è al cento percento per prendere una persona anziana che è cascata in casa rompendosi un osso. Questo è triste, pensando che probabilmente non torneranno mai più a casa perché vengono risucchiati in un labirinto di viaggi nei ospedali per poi finire in lunga degenza. L'uomo che portano via, adesso, è giovane e ben vestito...questo è ancora più difficile da mandare giù."
Tutto questo così dopo, con il risultato in mano, sembra quasi che fosse un segno...o forse ha influenzato ciò che poi e successo...non lo so, ma strano era.

Mangiamo e beviamo. Il cibo è buono ma un po "pesante" forse perché ci sentiamo presto piene. La mia amica non è contenta della birra. Dice che se la versasse addosso al cameriere lui avrebbe avuto danno di  ustione del terzo grado. Io non penso che sia così terribilmente calda...ma forse nemmeno molto fredda...comunque non credo che sia una bella idea versarla addosso al cameriere.

Mentre chiacchieriamo, del tutto e del più, finiamo di mangiare. Sono tanti gli argomenti da trattare...troppo raramente riusciamo ad uscire noi due da sole. Credo che stiamo parlando di svedesi matti che conosciamo e che vorremmo tanto che il cantante che doveva cominciare venti minuti fa abbia la grazia di prendere il suo posto, quando tutto comincia a girarmi intorno...shit!, dopo solo una birra. Dico alla mia amica che voglio prendere un po di aria e mi alzo prendendo al volo la mia borsa. "Vengo con te" la sento dire mentre mi faccio strada per l'uscita...quanta gente in mezzo al corridoio...non dovrebbero stare seduti buoni buonini a mangiare. Questo è più o meno ciò che faccio in tempo a pensare prima che cado.

Durante qualche piccolo secondo sono via. Quando ritorno in questo mondo sto sdraiata sulla schiena sul  pavimento, qualcuno mi tiene i piedi in alto e qualcuno la mia mano. Sento discutere e capisco dopo che è sul fatto di darmi acqua zuccherata o no...Io accetto volentieri un po di acqua con lo zucchero...la sete è terrificante.

Una ragazza che dice che è "crocerossina" e che ha scansato la mia amica, che si è un po offesa, chiede se devono chiamare l'ambulanza. Sento me stessa rispondere come in un telefilm classico; "no, no Io mi sento bene...solo un po stordita". Mi metto seduta e riesco anche a scherzare con la gente intorno a me. Una signora anziana fa quello che può e altre scemenze che mi vengono in mente...la poveraccia che doveva cantare sta di fianco a me con la faccia sconvolta.

Non ho assolutamente nessuna memoria di quello che è successo tranne che stavo uscendo e il destino...o era il mio corpo?!?...aveva un'altra idea. Più tardi la mia amica mi racconta che sembrava che recitassi in un film western. Avevo spinto via una fila di tavoli, fatto un giro a U, sono caduta...per fortuna...nelle braccia di qualcuno, e poi sul pavimento.



Sì, ecco...stavo probabilmente cercando la mia pistola...

Dopo un po voglio uscire. Prendere aria fresca...mah, aria. Ma fuori riesco a stare in piedi solo un momento che ricomincia a girare tutto di nuovo. Qualcuno mi porta una sedia e mi fanno spazio sotto il tele-schermo che pubblicizza i vari concerti che fanno...tranne quella per la quale siamo li.
Questo non mi aiuta molto e faccio giusto in tempo a vedere la guardia medica, che qualcuno ha chiamato, ...maledetti esseri umani!...che mi comincia a misurare la pressione prima che sparisco di nuovo...
Mi sveglio e vedo cose scritte su uno schermo...non capisco dove sono...riconosco la mia amica... ah si, dovevamo divertirci...

I medici mi aiutano a mettermi su un divano dentro il locale. Tutta la leggerezza yogica che ho ottenuto durante gli anni è sparito nel nulla...mi sento pesante come una roccia...i piedi sono di piombo. Nel mio stomaco qualcosa va in giro come fosse una lavatrice

La mia amica mi convince di accettare che chiamano l'ambulanza...solo per un controllo al pronto soccorso...la mia pressione è 80/40...

Alla fine lo accetto e tutto d'un tratto ce l'ambulanza.

Accettano che viene la mia amica con me...sento la ragazza cominciare a cantare quando mi spingono dentro l'ambulanza...mi hanno messo le cinte...hanno paura che scappi?




Arrivati in ospedale mi lasciano nel corridoio. Sento il personale del ambulanza discutere con quelli del pronto soccorso. L'autista sbuffa..."era meglio Santo Spirito"...stiamo a Fate Bene Fratelli...

La mia amica chiama mio marito che sta dormendo sul divano...non può lasciare i bambini che dormono tranquilli nei loro letti...Lei gli chiede di chiamare il suo marito...forse che facciamo tardi...

Dico alla mia amica che mi dispiace tanto...è lei che sta male e aveva bisogno di una bella serata di incoraggiamento senza pensare ai ospedali e poi finiamo qui, per colpa mia, al pronto soccorso come fine ...o forse inizio serata. Lei ovviamente non vuole sentire il mio delirio. Ci mandano in una stanza per la visita.
Lo staff del ambulanza sono sollevati. Finalmente riavranno la loro barella e possono continuare per nuove avventure.

La dottoressa che entra mi chiede le stesse cose che mi hanno chiesto per le ultime due ore e perciò rimango zitta per un attimo alche lei comincia in inglese. "Possiamo anche parlare italiano", faccio Io. "Ah, mi scusi...arrivano così tanti turisti".

ECG ok. La pressione sta rientrando nella normalità. Ma la mia pancia e gonfissima. Lei pensa che sono incinta...no, no. Un'infermiera mi fa un prelievo e mette la flebo con medicina per la digestione.

A circa una e un quarto mi fanno uscire con la promessa di andare al mio medico curante. Problemi di digestione è la diagnosi...

Usciamo e cominciamo a cercare un taxi. Penso a come potesse essere stato il concerto. Penso a come potesse essere stato senza la mia amica...


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