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14/04/10

Colloquio di lavoro

Sono andata a un colloquio di lavoro oggi, un po poco convinta. Alla Chiesa Svedese cercano un contabile. Io e altre tre persone abbiamo fatto la domanda. Si tratta di sei ore alla settimana.

Io contabile???!!! E' vero che ho lavorato in ufficio un paio di volte nella mia vita e così ho anche dovuto lavorare con la matematica, ma non è la mia specialità...

Il marito mi ha incoraggiato ad applicare. Meglio di niente...no? Si, certo che lo è!

Prima di uscire di casa la mia migliore amica svedese mi ha chiamato. Mi ha chiesto se mi facevano il colloquio per il lavoro che fanno con i bambini li. - No, per favore non mi prendere in giro!
Mi ha augurato buona fortuna e mi ha chiesto feedback quando torno a casa.

Ho messo l'I-pod, con musica svedese, nelle orecchie...per darmi la giusta feeling...Docciata e perfino truccata ho preso l'autobus e il tram per arrivarci. Ho visualizzato il tramonto con gli occhi chiusi e respirato profondamente...chi sa se le persone sul auto potevano vedere che stavo facendo (ah ah!)...

Il colloquio stava andando mediamente bene quando è entrato il prete. Lo conosco da quando mio figlio va alla scuola svedese che affittano il suo locale una volta a settimana. Ha visto, sul mio CV, che sono maestra di scuola materna e vuole sapere se mi interessa lavorare con loro durante la scuola per i bimbi piccoli e gli incontri mamme/bimbi...sono arrivati a più di ventidue bambini.
Wow! - Si, certo! Molto interessata sono.

Quando il secondo candidato è entrato il prete mi  accompagna alla porta e mi  ripete la domanda. Doppio Wow! E naturalmente SI!

A pensare a cominciare a lavorare...anche se in piccola dose...con ciò che veramente voglio; i bambini...

Ho chiamato la mia amica sul autobus al ritorno; - Ti devo una birra! (lei è la mia amica da pub). Le tue vibrazioni positive mi hanno aiutata.

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